Consacrata tra le 7 meraviglie naturali del mondo, le Cascate di Iguazù sono veramente uno spettacolo che ti lascia senza fiato e purtroppo non ci sono foto secondo noi che possano rendere giustizia a quello che gli occhi e l’anima provano quando ti ci ritrovi davanti.
Tutti ci parlavano di queste famose cascate e noi pensavamo, si ok saranno belle ma sono pur sempre cascate, e invece ragazzi queste sono le regine supreme delle cascate.
Questo maestoso “scherzo” della natura, diventato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO, è costituito da 275 salti fino a 80 mt di altezza.
Le alte temperature e l’umidità, rendono questa zona come un enorme serra che soddisfa le condizioni necessarie per ospitare più di 400 specie di uccelli, quasi 2.000 specie vegetali, tra i quali una grande varietà di orchidee, felci e palissandro e molti insetti come le bellissime farfalle grandi e colorate che abbiamo incontrato.
La fauna conta diverse specie in via di estinzione tra le quali il giaguaro che fortunatamente non si è affacciato a salutarci come invece hanno fatto un plotone di coati. La scena è stata troppo comica, mentre camminavamo lungo un sentiero del parco abbiamo iniziato a sentire un movimento in lontananza che si faceva sempre più forte e vicino, in cinque minuti eravamo circondati da decine di questi animaletti
All’interno del parco ci sono poi anche scimmie, alligatori, serpenti, tapiri e tartarughe d’acqua.
Le cascate sono al confine con Argentina e Brasile, noi abbiamo visitato solo il lato Argentino che impiega tutta la giornata ma è possibile visitare anche il lato brasiliano che prevede una visita di circa 4 ore.
Nella sezione Argentina sono previsti vari percorsi, il circuito superiore, che a noi è quello che ha entusiasmato meno, il circuito inferiore che invece e bellissimo e ti permette di avere un’ incontro ravvicinato con le cascate, il percorso sull’isoletta San Martin e per ultimo ma non certo per importanza la famosa Garganta del Diablo.
Non ci sono parole per esprimere ciò che appare davanti ai tuoi occhi, è proprio vero che la natura può allo stesso tempo sconvolgerti e commuoverti.
L’unica cosa che senti è la forza e l’energia dell’acqua e rimarresti ore immobile a vedere questo spettacola della natura.
Spero che il video1 ed il video2 possano almeno rendere un po’ l’idea.
Informazioni utili:
Cascate lato argentino
Noi siamo andati il 14 Aprile 2014, un addetto del parco ci ha gentilmente consigliato di fare prima il percorso inferiore, poi l’isola di san martin e il percorso superiore lasciando la Garganta del Diablo per ultima, questo per una migliore posizione del sole che ci permettesse di fotorafarla al meglio.
Il percorso alla Garganta del Diablo si raggiunge con un trenino gratuito, ma si può anche fare a piedi, noi abbiamo fatto l’andata in treno e il ritorno a piedi premiati dall’incontro con due bellissimi tucani.
Entrata 170 pesos – Orario di apertura dalle 7:30 alle 18:30
Da Puerto Iguazù l’unica compagnia che fa la tratta fino alle cascate è Río Uruguay, a/r 70 pesos
Ci sono pullman ogni venti minuti, il primo per le cascate parte alle 7:30, l’ultimo per rientrare in paese è alle 20:00