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Feti di Lama
Al mercato di La Paz vendono feti di lama e una ragione c’è…
Visitare il “Mercato delle streghe” a La Paz permette di conoscere interessanti riti e credenze della popolazione. Per i turisti, feti di lama morti esposti al mercato possono sembrare raccapriccianti ma per loro sono usanze importanti. Quando si costruisce una nuova casa, per propiziarsi buona sorte, viene infatti fatta un’offerta alla Pachamama o “Madre Terra” seppellendo appunto il feto di lama sotto le fondamenta della nuova casa.
Lago Titicaca
La Bolivia ospita il più grande lago navigabile del mondo
A 3850 metri sul livello del mare, il Lago Titicaca è il lago navigabile più alto del mondo, nonché uno dei più profondi. Situato nelle Ande, è anche, per dimensione, il più grande lago del Sud America. Punto di partenza di questo bellissimo lago è la cittadina di Copacabana. All’interno del lago è possibile visitare la meravigliosa Isla del Sol che offre una vista a 360° sul famoso lago.
Salar de Uyuni
Bolivia è la patria del deserto di sale più grande al mondo
Con oltre 64 milioni di tonnellate di sale, il Salar de Uyuni è il più grande deposito di sale nel mondo, nonché il più alto visto che si trova a ben 3670 metri sopra il livello del mare. Si può visitare facendo un tour in 4×4 attraverso il deserto.
E sotto tutto quel sale c’è… il litio
Secondo l’US Geological Survey, il deserto di Uyuni in Bolivia ha 5,4 milioni di tonnellate di litio che la rende il paese con il più grande deposito di litio del Pianeta.
In Bolivia si può scendere in bici per la strada più pericolosa del mondo
Da La Paz, avrete l’opportunità di percorrere in bici la strada più pericolosa del pianeta, la famosa Strada della Morte. 60 chilometri caratterizzati da fondo sterrato con un piano stradale molto stretto, non ci sono parapetti e la pendenza a volte è molto pronunciata, su un lato c’è la parete della montagna e sull’altro un profondo precipizio. Prima del 2006, la strada della morte era l’unico collegamento tra La Paz e la città di Coroico nella Yungas. Ogni anno morivano tra le 200 e le 300 persone precipitando da questa terribile strada che durante il periodo delle piogge era praticamente inutilizzabile. Ad oggi pochi mezzi passano ancora per questa strada che la rende quindi più accessibile alle bici ma occorre comunque prestare molto attenzione e organizzare la discesa con una compagnia che noleggi bici in ottimo stato perché purtroppo ad oggi ben 26 turisti hanno perso la vita in questa adrenalinica e terrificante discesa.
La Paz – Plaza Murillo
La Paz è la più alta Capital De Facto Nel Mondo
Nuestra Señora de La Paz (La Paz), si trova ad un’altitudine di circa 3636 metri. Pur non essendo la capitale ufficiale della Bolivia, che invece è Sucre, La Paz ha più dipartimenti governativi. Questo è il motivo per cui si dice “de facto”. La più alta capitale legale nel mondo è Quito in Ecuador. L’aeroporto El Alto di La Paz è il più alto aeroporto al mondo e si trova a 4061 metri sopra il livello del mare.
Il paese ha la più grande popolazione di indigeni in America Latina Circa il 55% della popolazione della Bolivia è indigena, il che lo rende un luogo interessante da visitare quando si cerca di imparare la cultura locale, i costumi e la storia. Ci sono oltre 30 culture indigene, e circa 5 milioni di persone si identificano con il loro patrimonio.
Vestitio tradizionale Boliviano
In Bolivia sono parlate più di 30 lingue
Questi includono Araona, aymara, Ayoreo, Baure, Callahuaya/Callawalla/ Kallawaya, Canichana, Cavineña, Cayubaba, Chiquitano, Guarani, Iñapari, Itonama, Leco, Machiguenga, Movima, Moxos, Pacahuara, Plautdietsch, linguaggio Puquina, varianti Quechua (Ayacucho Quechua , Qusqu-Qullaw, Sud boliviano Quechua Quechua e meridionale), Reyesano, Saraveca, Sirionó, spagnolo, Tacana, Tapieté, Toromona, Uru-Chipaya, Western argentino guaranì, wichí Lhamtés Nocten, wichí Lhamtés Vejoz, Yaminawa e Yuracaré.
La tradizionale gonna delle donne, chiamata Pollera, una volta era un simbolo della loro repressione
L’abito tradizionale di una donna boliviana indigena comprende una lunga gonna a pieghe Pollera e una bombetta. Mentre oggi, la gonna è un simbolo di orgoglio, una volta era un capo d’abbigliamento che fu imposto loro da parte delle autorità coloniali spagnole.
