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Il Franchi come la Bombonera.

DSCN3161 (440x330)Il nostro stadio con la sua struttura a “D” è stato il modello su cui l’Architetto José Delpini con il suo entourage si sono ispirati, seguendo i canoni dell’illuminismo italiano e in particolare al Franchi di Firenze, il cui progetto era in esposizione proprio in quel periodo a Buenos Aires.

Noi siamo ancora a pensare se fare lo stadio alla Mercafir, ma tiriamo su du’ belle gradinate sai come si godrebbe, ma questi stanno a chiacchierare dell’altro.

Con la sua particolare struttura a forma di ferro di cavallo l’Estadium Alberto Jacinto Armando ottiene un’acustica potente, e poi sei lì a un metro dal campo dove riesci a sentire il profumo dell’erba, e anche il puzzo d’ascella dei giocatori.

DSCN3163 (440x330)Andare alla BOMBONERA e sentire un gol del Boca, vedere l’eccitazione dei tifosi dentro lo stadio è una cosa che non potrai dimenticare per tutta la vita anche se vedere una partita del Boca è una cosa quasi impossibile, almeno che non vogliate spendere diversi bachini, perché i posti sono tutti venduti ai soci abbonati. L’unico modo è tramite qualche agenzia turistica che avendo un accordo con dei soci vendono il loro posto o palco a prezzi pazzeschi.

DSCN3045 (248x330)La Bombonera,  soprannome con cui  è celebre in tutto il mondo, è dovuto al commento dello stesso José Delpini, che una volta terminato paragonò l’impianto da lui costruito ad una scatola di bombones, cioccolatini, quelli che aveva ricevuto in regalo il giorno dell’inaugurazione.

I vari presidenti del Boca, che si sono susseguiti hanno sempre avuto intenzione nel loro mandato di costruire un nuovo stadio con circa 80.000 posti, invece di 57.395, in modo tale che sia i turisti sia i tifosi del Boca che non sono soci abbiano la possibilità di poter vedere una partita.

Si dice che avrebbero voluto comprare i palazzi che sono dietro la tribuna per poter ampliare i posti, ma non gli sono stati venduti perché tifosi del River Plate, l’eterna rivale, non solo perché “rubò” a proprio favore quelli che sono considerati i colori sociali della città di Buenos Aires (bianco e rosso) ma soprattutto perché mentre il Boca era la squadra dei quartieri poveri  il River rappresentava la parte ricca della capitale, non a caso i suoi tifosi vengono chiamati “Los Millonarios“.

Questa forte rivalità ha contribuito a rendere il Derby cittadino come la partita di calcio più famosa al mondo tra due club, soprannominata “El Superclasico”, diventa lo scenario non solo di una partita di calcio ma soprattutto di una gara tra le due tifoserie che puntualmente offrono uno spettacolo unico fatto di striscioni colorati, coriandoli e rotoli infiniti di carta, è davvero impressionante notare come si riduce il campo di gioco nei minuti immediatamente precedenti il fischio d’inizio.

Nella tribuna ci sono i palchi vitalizi da 300.000 euro di cui uno è di Maradona, inizialmente lo pagavano gli sponsor, ma dato che è diventato Dio, gli è stato poi regalato.

Il Boca Juniors fu fondato il 3 aprile 1905 da 5 giovani di origine italiana, nel quartiere della Boca, abitato allora prevalentemente da emigranti genovesi. Come nome del club fu preso quello del quartiere, al quale si aggiunse “Juniors”, al fine di dare un’impronta britannica alla squadra, secondo la moda vigente allora in Argentina.

IMG_1387 (440x310)Giovanni Juan Brichetto, figlio di genovesi, che di mestiere azionava il faro del porto per le navi che facevano il loro ingresso in città era uno dei 5 ragazzi. Il giovane convinse il gruppo a scendere al porto di Buenos Aires stabilendo che la  bandiera della prima nave che sarebbe entrata nel porto, avrebbe deciso il dilemma dei colori sociali: fu così che un’imbarcazione svedese quel giorno ancorò e mise tutti a tacere.

DSCN3157 (340x331)All’interno della tifoseria del Boca, spicca “LA DOCE”, ossia il principale gruppo di tifosi organizzati del club. Veri e propri padroni della “Bombonera” sono conosciuti e apprezzati da tutti gli appassionati di calcio per il calore che riescono a trasmettere ai giocatori in campo, capaci di creare coreografie spettacolari con l’uso di semplici coriandoli e fumogeni, ed è davvero emozionante quando dall’alto della curva srotolano il famosissimo striscione da loro personalizzato che arriva a coprire l’intera curva.

BOCA LA MITAD MAS UNO 2012 (450x405)La mitad más uno del país “metà più uno del paese” è dovuta ad un sondaggio che fa riferimento agli anni 50 in occasione di un censimento nazionale. Attualmente è stato rilevato che questa percentuale si ferma al 40% della popolazione, mostrando che comunque il Boca è di gran lunga la squadra più tifata.

IMG_1397 (330x328)Dentro lo stadio c’è “El Museo de La Pasión Boquense”dove è possibile rivivere la storia di oltre 100 anni del club attraverso i vari schermi multimediali, database, cimeli ed ammirare tutti i trofei più prestigiosi della storia del club, tutte le rose dei campionati. Chiaramente nella stagione 99, unica stagione giocata nel Boca c’è BATI GOL, capocannoniere con 11 reti, grazie alle quali in quella stagione vinsero lo scudetto.

Il nostro stadio con la sua struttura a “D” è stato il modello su cui l’Architetto José Delpini con il suo entourage si sono ispirati, seguendo i canoni dell’illuminismo italiano e in particolare al Franchi di Firenze, il cui progetto era in esposizione proprio in quel periodo a Buenos Aires. Noi siamo ancora a pensare se fare lo stadio alla Mercafir, ma tiriamo su du’ belle gradinate sai come si godrebbe, ma questi stanno a chiacchierare dell'altro. Con la sua particolare struttura a forma di ferro di cavallo l’Estadium Alberto Jacinto Armando ottiene un'acustica potente, e poi sei lì a un…

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