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Le madri de Plaza de Mayo

Tra il 1976 e il 1983 la dittatura militare argentina mise in atto una sistematica e spietata persecuzione contro gli oppositori del regime, questa nazione visse in quegli anni una della pagine più scabrose della propria storia.

Venne sospesa la costituzione, le libertà civili e sindacali, oltre 30mila persone scomparirono nel nulla. Sono i “desaparecidos”.DSCN3198 (450x338)

Sparirono ben 30mila persone, i sequestri avvenivano durante la notte, per mantenere un’immagine non troppo esplicita di dittatura del terrore. Le persone sparivano senza lasciare nessuna traccia: la ragione per cui si preferiva farli sparire nel nulla, senza informare nessuno della loro sorte era di ordine pratico: evitare che le persone si ponessero domande sulla sepoltura dei figli, dove fossero finiti, facessero domande insistenti.

Molte, dopo essere state torturate, vennero gettate dai “voli della morte” al Rio de la Plata o in mare. Altri furono fucilati. Migliaia andarono in esilio o vennero sequestrati, torturati e dopo liberati.

IMG_4126 (500x319)Le madri dei desaparecidos “Le madri de Plaza de Mayo” cominciarono una protesta silenziosa, ogni giovedì, a Buenos Aires, protestavano senza parlare tenendo un cartello o un fazzoletto bianco con l’immagine o il nome del “desaparecido”. Il regime era contrario a qualsiasi protesta e molte di queste madri vennero uccise dalla giunta militare.

A queste atrocità si aggiunge il tragico destino di circa cinquecento bambini, figli di giovani desaparecidos, sottratti alle rispettive famiglie e requisiti dagli ufficiali come “bottino di guerra”. Molti erano stati sequestrati ancora piccolissimi assieme ai genitori. Altri invece erano nati nelle terrificanti prigioni clandestine, dove le madri erano state rinchiuse in attesa del parto. Rimasero tutti orfani, senza eccezioni. Le nonne “Le abuelas de Plaza de Mayo”, cominciarono subito a cercarli e continuarono per anni, organizzandosi e dando pubblicita’ alle loro iniziative mentre i nipoti, ignari della propia identita’, crescevano con estranei, a volte proprio nella stessa casa degli assassini dei genitori.

Dopo il ritorno alla democrazia, una commissione governativa ha affiancato nelle indagini le associazioni dei familiari dei desaparecidos e da allora quasi un centinaio di ragazzi ha scoperto la verità sulle proprie origini.

Tramite le più sofisticate indagini genetiche sono stati portati alla luce i legami di sangue e i tribunali hanno condannato alcuni dei responsabili.

IMG_4026 (405x620)Ancora oggi ogni giovedì pomeriggio le Madri de Plaza de Mayo si riuniscono intorno a la piazza girando in senso orario intorno all’obelisco in segno di protesta e di memoria per i loro figli desaparecidos.

Il loro emblema è un fazzoletto bianco legato intorno alla testa dove vengono riportati i nomi dei loro cari scomparsi, lo stesso emblema è dipinto sulla pavimentazione della celebre Plaza de Mayo di Buenos Aires.

 

Tra il 1976 e il 1983 la dittatura militare argentina mise in atto una sistematica e spietata persecuzione contro gli oppositori del regime, questa nazione visse in quegli anni una della pagine più scabrose della propria storia. Venne sospesa la costituzione, le libertà civili e sindacali, oltre 30mila persone scomparirono nel nulla. Sono i “desaparecidos”. Sparirono ben 30mila persone, i sequestri avvenivano durante la notte, per mantenere un’immagine non troppo esplicita di dittatura del terrore. Le persone sparivano senza lasciare nessuna traccia: la ragione per cui si preferiva farli sparire nel nulla, senza informare nessuno della loro sorte era di…

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